Recentemente (il 24 maggio 2016), sono state pubblicate nuove prove scientifiche riguardanti l’efficacia dell’alimentazione a basso contenuto di FODMAP* per la sindrome dell’intestino irritabile (SII), e sono buone notizie!
Questo studio è stato presentato durante la DDW2016 (Digestive Disease Week – Settimana delle malattie digestive), che si è tenuto a San Diego, in California. Il compendio dell’articolo ha anche ottenuto il titolo di «Noteworthy AGA (American Gastroenterological Association) Clinical Abstract» – in altre parole, è un argomento che interessa molto la comunità medica, ed i risultati erano molto attesi.
Ecco le conclusioni più importanti che si possono desumere dal riassunto dello studio:
Come per tutti gli studi, occorre fare alcune precisazioni. In questo caso, la breve durata dello studio (i pazienti sono stati seguiti per solamente 4 settimane), non ci fornisce informazioni sugli effetti a lungo termine dell’alimentazione a basso contenuto di FODMAP, sia per quel che riguarda la gestione dei sintomi della SII, sia sul microbiota (flora intestinale).
Inoltre, la maggioranza degli studi che hanno dimostrato l’efficacia dell’alimentazione a basso contenuto di FODMAP sulla riduzione dei sintomi, sono stati effettuati in gran parte su dei partecipanti che soffrivano di SII con predominanza di diarrea (SII-D). Occorrono ancora altri studi che prevedano la partecipazione di persone con la SII con predominanza di stitichezza o di sintomi misti (SII-S o SII-M).
Durante un’intervista, la ricercatrice principale, Shanti Eswaran, ha affermato che l’alimentazione a basso contenuto di FODMAP, anche se non è un metodo nuovo, è adesso certificata come un metodo che funziona veramente1.
Le raccomandazioni sono di seguire l’alimentazione a basso contenuto di FODMAP solamente per il tempo necessario (fase di eliminazione e le prove di reintroduzione) e di iniziare il più rapidamente possibile a reintrodurre i FODMAP ben tollerati, con l’aiuto di un nutrizionista specializzato.
*I FODMAP sono dei glucidi che fermentano nell’intestino, in parte responsabili dei sintomi nelle persone che soffrono di colon irritabile. Per maggiori informazioni, leggete quest’articolo.
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