Il latte A2 è piuttosto popolare negli Stati Uniti e in Australia, ma in Europa è ancora un alimento di nicchia. Viene pubblicizzato come un prodotto più facile da digerire rispetto al latte tradizionale. Ma in cosa consiste esattamente questo prodotto? E offre davvero dei benefici rispetto al latte tradizionale? Facciamo il punto sulla questione!
Il latte vaccino è composto da lattosio, uno zucchero, e da due tipi di proteine, il lattosiero e la caseina, presenti con una percentuale rispettivamente del 20 e dell’80%. Il latte vaccino contiene diversi tipi di caseina, tra cui la beta-caseina. La beta-caseina si suddivide a sua volta in due varianti, A1 e A2. Nel Nord America, la maggior parte delle vacche produce del latte che contiene una proporzione uguale di beta-caseina A1 e A2. Nel resto del mondo, la maggior parte delle vacche produce del latte che contiene solamente beta-caseina A2. Le quantità di beta-caseina A1 e A2 contenute nel latte non sono correlate all’alimentazione della vacche, ma piuttosto al loro corredo cromosomico. La beta-caseina A1 si trova naturalmente nel latte delle vacche portatrici del tratto genetico A1A1 o A1A2, mentre quelle col genotipo A2A2 producono latte che contiene esclusivamente la beta-caseina A2. Per fare un esempio, la maggioranza delle vacche Holstein è del tipo A1A1 o A1A2, mentre le razze Jersey, Brown Swiss e Guernsey presentano una frequenza più elevata del genotipo A2A2.
Secondo alcune teorie, per alcune persone la beta-caseina A1 sarebbe più difficile da digerire, poiché rallenta il transito intestinale e potrebbe quindi causare stitichezza. Potrebbe inoltre provocare infiammazione e dar luogo a mal di pancia e ad altri sintomi digestivi nelle persone più sensibili. Sebbene per ora gli studi sull’argomento siano piuttosto limitati, ciò potrebbe spiegare il motivo per cui spesso i nordamericani tollerano meglio il latte quando si trovano dall’altra parte dell’oceano.
Lascia un commento