Avete una motilità intestinale normale?

2 maggio, 2024 ,

Con “motilità intestinale” si intendono i movimenti dell’intestino. La valutazione del tempo di transito intestinale, che si riferisce al movimento del cibo lungo l’apparato digerente, è comunemente utilizzata come indicatore della motilità e della funzione intestinale. Si tratta del tempo trascorso tra l’ingestione di un alimento e la sua prima escrezione nelle feci.

La motilità intestinale può essere influenzata da diversi fattori, tra cui alcune malattie e l’uso di determinati farmaci. L’adozione di uno stile di vita sano, che comprenda una dieta equilibrata, un’adeguata idratazione e una regolare attività fisica può favorire una motilità normale.

Motilità e sindrome del colon irritabile (SCI)

Alcuni studi hanno dimostrato che un’ampia percentuale di persone affette da SCI presenta una motilità anomala. Ciò può significare che l’intestino si contrae e sposta il suo contenuto troppo velocemente (tempo di transito rapido, che porta alla diarrea) o troppo lentamente (tempo di transito lento, che contribuisce alla stitichezza). Si ritiene inoltre che le contrazioni particolarmente forti e frequenti dell’intestino crasso siano uno dei principali fattori che contribuiscono al dolore addominale nelle persone con SCI.

Motilità, microbiota intestinale e grasso viscerale

Uno studio che ha valutato il tempo di transito di 863 persone sane ha stabilito un legame tra il tempo di transito intestinale e alcuni indicatori dello stato di salute. Nell’ambito dello studio, i soggetti hanno mangiato due muffin contenenti un colorante alimentare blu. Per valutare il tempo di transito è stato misurato il tempo trascorso tra l’ingestione dei muffin e l’escrezione di feci colorate di blu.

Lo studio ha rilevato che il tempo di transito intestinale era fortemente correlato alla consistenza e alla frequenza delle feci, nonché alla diversità microbica e alla composizione del microbiota intestinale. Lo studio ha inoltre rilevato un legame tra il tempo di transito e il grasso viscerale (grasso intorno agli organi). Il tempo di transito lento è stato associato a livelli più elevati di grasso viscerale.

Come si stabilisce se la motilità è normale?

Le persone possono essere suddivise in tre categorie in base al loro tempo di transito:

  • Tempo di transito normale: tra 14 e 58 ore
  • Tempo di transito rapido: < 14 ore
  • Tempo di transito lento: > 58 ore

Un modo semplice per misurare il proprio tempo di transito intestinale consiste nel mangiare uno o due cucchiai di chicchi di mais e misurare il tempo necessario affinché i chicchi inizino a comparire nelle feci. Un’altra possibilità è quella di preparare dei “muffin blu”, aggiungendo 1 cucchiaino (6g) di colorante alimentare blu reale a una ricetta di muffin. Se non ne avete a disposizione potete usare una delle nostre ricette di muffin.

In conclusione

SOSCuisine offre molti tipi di diete, tutte basate sulla dieta mediterranea, personalizzabili in base alle singole allergie, intolleranze e preferenze. Seguire queste diete permette di alimentarsi in maniera sana ed equilibrata, privilegiando gli alimenti di origine vegetale, e limitando gli alimenti trasformati. Per un aiuto più personalizzato, il servizio VIP Nutrizionista consente di consultare dietisti/nutrizionisti specializzati.

Fonti

1) Asnicar et al. (2021) Blue poo: impact of gut transit time on the gut microbiome using a novel marker. Gut;70:1665–1674.

2) Mantides (2002) Gut motility and visceral perception in IBS patients. Annals of Gastroenterology.

3) DuPont et al (2014). Motility Abnormalities in Irritable Bowel Syndrome. Digestion;89(2):119-23.

Autori

Kathryn Adel
Kathryn è titolare di una laurea in kinesiologia e una in alimentazione, e di un master in alimentazione sportiva. È membro dell’OPDQ e dell’Academy of Nutrition and Dietetics. Atleta di mezzofondo, ha corso per la squadra olimpica di Montréal e il Rouge et Or. Kathryn è specializzata in alimentazione sportiva, perdita di peso, diabete, salute cardiovascolare e gastrointestinale. Kathryn ha molta esperienza con l'approccio FODMAP e ha completato la certificazione dell'Università Monash.

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